Canali Minisiti ECM

I probiotici usati come disinfettanti riducono le infezioni ospedaliere

Infettivologia Redazione DottNet | 01/03/2019 12:22

Studio italiano, agenti a base di microbi per pulire i reparti

 Disinfettanti biologici a base di probiotici (come i batteri intestinali o i fermenti in commercio) sono efficaci contro le infezioni ospedaliere, riducono la presenza di ceppi antibiotico-resistenti, riducono i casi di infezione e anche i costi correlati. La conferma arriva da uno studio italiano di lungo corso svolto tra Università di Ferrara, Udine e Bocconi e pubblicato sulla rivista Infection and Drug Resistance. 

Solo lo scorso anno un altro lavoro (su Plos One) testimoniava gli ottimi risultati dell'uso dei probiotici al posto dei classici disinfettanti ospedalieri a base di cloro. I probiotici puliscono pavimenti e superfici dei reparti scacciando via i germi pericolosi. Questi stanno divenendo via via sempre più resistenti ai disinfettanti tradizionali.  Le infezioni correlate all'assistenza (ICA) rappresentano un problema globale che coinvolge fino al 15% dei pazienti ospedalizzati nel mondo. In Europa 3,2 milioni di pazienti acquisiscono un'ICA ogni anno, 37 mila muoiono come diretta conseguenza di tali infezioni. I microrganismi utilizzati in questo studio (tre tipi di Bacilli) non sono molto diversi da quelli presenti nel microbiota intestinale umano. Si usano come normali disinfettanti, o con panni pre-impregnati con una soluzione contenente i microrganismi non patogeni per i pavimenti, o formulazioni spray per arredi e superfici verticali.

pubblicità

In questo studio durato in tutto un anno con il coinvolgimento di circa 12 mila pazienti e oltre 30 mila campioni (da superfici ospedaliere etc) analizzati è emersa una riduzione dell'83% dei patogeni isolati su superfici e una riduzione significativa (70-99,9%) dei geni di resistenza ad antibiotici. Nel caso dello Staphylococcus aureus (che gioca un ruolo chiave nelle infezioni ospedaliere), le tracce isolate dopo l'uso dei probiotici erano del 63,9-93,5% meno resistenti agli antibiotici.  In media si ha una riduzione del 52% delle infezioni ospedaliere, del 60,3% nell'uso di farmaci, del 75,4% dei costi correlati alle infezioni.

fonte: Infection and Drug Resistance

Commenti

I Correlati

Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure

La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula

Bellantone: "Negli ultimi 15 anni la percentuale di fumatori si è ridotta, ma troppo lentamente. Erano il 30% nel 2008, adesso si attestano al 24%". Greco (S.I.d.R.): “Fumo e infertilità, a rischio giovani e donne”

Ti potrebbero interessare

Molte ricerche hanno evidenziato un aumento dei congedi, di assenze per malattia, molto importante dopo la pandemia e anche della disoccupazione

Bassetti: "Allarme ignorato in Italia". Nuovi dati Oms-Unicef: "Milioni bimbi a rischio". Kluge: "Anche 1 solo contagio sarebbe invito urgente ad agire"

Sivemp, salute animale e umana sono strettamente legate

La situazione, pur non rappresentando un pericolo per la salute umana, è sempre più emergenziale ma sta assumendo caratteri di cronicità

Ultime News

Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure

La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula

Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing